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SHANÀ TOVÀ

23/09/2022 04:01:34 PM

Sep23

di Carlo Riva

Care e Cari, 

anche a nome del consiglio direttivo della AEP Sinagoga Lev Chadash, rivolgo a tutti voi e alle vostre famiglie il più caloroso Shanà Tovà u metukà,  augurando che il 5783, che sta per iniziare, porti in tutte le vostre case, nel Paese e nel mondo che viviamo pace, salute e serenità, dissolvendo le nubi che nel periodo più recente hanno accompagnato le nostre vite. 

Certo, continueremo a mantenere i comportamenti responsabili che la situazione ancora necessita, ma il fatto di poterci ritrovare, insieme a rav Sylvia Rothschild, a celebrare le festività, nella nostra sinagoga di piazza Napoli, dopo le limitazioni a cui la pandemia ci ha costretto, ritengo ci debba far sentire tutti un po’ orgogliosi. In questi due anni e mezzo, infatti, Lev Chadash ha continuato essere una comunità viva, superando le tante difficoltà che si sono presentate in generale in ogni settore della società. La dimostrazione della nostra vivacità sono i molti volti nuovi, in gran parte di giovani, che hanno progressivamente arricchito con la loro presenza le nostre attività. Ritengo che questo sia un fatto importante, anche per il futuro a breve termine di Lev Chadash. E con il nuovo anno, anche il gruppo dirigente di Lev Chadash verrà rinnovato, a cominciare dalla presidenza, per dare all’associazione e alla sinagoga una struttura organizzativa più efficace.

Sul piano materiale, alcune novità sono state anticipate da quelle che questa estate hanno iniziato a interessare i locali della sinagoga – come potrete verificare partecipando alle celebrazioni di inizio anno – e rese possibili per l’impegno (sotto forma di finanziamento e di lavoro fisico) di alcuni di voi. Al di là dei doverosi e più sentiti ringraziamenti, sono sicuro che per loro la gratificazione migliore sarebbe constatare che l’esempio che ci hanno fornito venga seguito da tanti altri. Insomma, a ventun anni dalla sua nascita ufficiale – l’attività era iniziata nel 1999 – Lev Chadash sta crescendo, ma per farlo ulteriormente, per metterla in grado di poter fornire, e al miglior livello, tutti i servizi che una comunità ebraica deve rendere ai suoi aderenti ha bisogno del contributo (diretto e indiretto: le forme sono molteplici) di tutti quanti la costituiscono.

Non solo Lev Chadash sta crescendo, ma aumentano le adesioni alle altre comunità progressive, già presenti in Italia e aderenti alla Fiep (Beth Shalom a Milano, con cui stiamo intensificando le collaborazioni, Beth Hillel a Roma, Shir Hadash a Firenze, Or’Ammim a Bologna, e la chavurah di Bergamo Har Sinai), a cui presto potrebbero aggiungersi nuove realtà in altre città italiane.

In conclusione, vi invito a leggere un intervento che rav Sylvia ci ha inviato a proposito del tema dell’ultima Giornata Europea della Cultura Ebraica, ‘Rinnovamento’, in alcuni casi interpretato per caricaturizzare, semplificandole, le nostre posizioni a proposito dell’ebraismo.

Shanà Tovà

 

Carlo Jossef Riva, 

presidente dimissionario di Lev Chadash,  presidente della Fiep Federazione Italiana Ebraismo Progressivo

ven, 19 aprile 2024 11 Nissàn 5784