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A Bruno Di Porto

08/01/2023 09:00:00 PM

Jan8

Carlo Jossef Riva

Ecco il messaggio letto ai funerali di Bruno Di Porto z''l:

 


8 gennaio 2023

Caro Bruno,


a causa di acciacchi oggi non posso essere presente a Pisa per salutarti. Ciò mi rattrista fortemente non solo perché non posso farlo come rappresentante di quell’ebraismo progressivo italiano per cui ti sei speso così tanto nella tua vita, ma perché sei stato davvero molto importante anche per me e la mia famiglia.
Ti ho incontrato – a te ero legato anche da una comune passione per la storia e il giornalismo – nel 1999 in quella che, in pratica, è stata la prima riunione di quel nucleo che, insieme a rav David Goldberg z”l, ha portato alla fondazione, a Milano, di Lev Chadash, la prima sinagoga progressiva italiana. E subito ti sei proposto come punto di riferimento e maestro, facendo poi la spola tra Pisa e Milano per celebrare con noi lo Shabbat, nella tua funzione di nostro lay minister, e accompagnando col tuo insegnamento l’ingresso dei primi nostri gherim all’interno del popolo ebraico.


Coltissimo, curioso, arguto, ironico, capace di una forte empatia e umanità, ti presentavi, anche nella scrittura, con lo stile di uno studioso di inizio Novecento, che incredibilmente riusciva ad abbinare a una grande attenzione per la modernità. Non a caso, nel tuo insegnamento hai sempre proposto un ebraismo aperto, inclusivo, presente nella società, ma contemporaneamente fortemente legato alla tradizione e alle fonti. Un aspetto, quest’ultimo che, negli ultimi anni, ti ha reso particolarmente molto vicino alla nostra rabbina Sylvia Rothschild.


Esperto politico, nei momenti difficili che hanno segnato la crescita della nostra comunità – quante le ore passate con te al telefono per trovare soluzioni – non ti sei tirato indietro, assumendoti anche la responsabilità della gestione come presidente. Una guida, la tua, sempre improntata alla moderazione, alla mediazione e alla ricerca del consenso – senza però mai cedere nei principi – richiamando sempre al rispetto della pluralità di posizioni che da sempre esistono all’interno del mondo ebraico. Una linea che, nelle tante occasioni in cui le nostre posizioni sono state caricaturizzate, il movimento progressivo ha fermamente mantenuto e che ha e che ha contribuito al suo radicamento, sconfiggendo ogni tentativo di marginalizzazione.
Ancora negli ultimi anni, sia pure diradando inevitabilmente la tua presenza, ci sei stato, Bruno, molto vicino, rinnovando puntualmente la tua adesione ed il tuo contributo a Lev Chadash, e, soprattutto, continuando a rappresentare un punto di riferimento costante e una fonte di consigli alla quale era imprescindibile rivolgersi. Inoltre, da storico, non mancavi di contattarmi per richiedere materiali per il tuo archivio.
E’ anche per questo che gran parte della nostra storia e della tua attività e del tuo pensiero, li si può ritrovare nei tuoi articoli e nelle brevi cronache pubblicate su “Il tempo e l’idea” (“Ha-zeman ve-ha-erayon”), la testata da te fondata e di cui sei stato l’animatore, oltre che nel tuo libro “Il movimento di Riforma nel contesto dell’Ebraismo contemporaneo”, nel quale hai tenuto a sottolineare come sia un grave errore – in tanti casi motivato da disonestà intellettuale – considerare le idee progressive un “fenomeno di importazione”, perché già presenti nel pensiero di molti grandi maestri dell’ebraismo italiano dell’Ottocento.


L’ebraismo italiano, non solo quello progressivo, ti deve tantissimo, Bruno. Ed è per questo che, in continuità con lo spirito con cui hai sempre improntato il tuo insegnamento, ci impegniamo a lavorare, cercando di superare difficoltà e incomprensioni, con l’obiettivo di arrivare a un confronto all’interno dell’ebraismo italiano che, nel pluralismo, porti a una sua crescita e a un suo arricchimento. Un obiettivo per il quale, Bruno, hai lottato tutta la tua vita.

Lev Chadash e tutte le comunità aderenti alla Federazione Italiana per l’Ebraismo Progressivo si stringono con un abbraccio a tutta la tua famiglia. Sia, Bruno, il tuo ricordo di benedizione.

 

Carlo Jossef Riva

Presidente della Federazione Italiana per l’Ebraismo Progressivo

gio, 28 marzo 2024 18 Adàr II 5784